Una delle cose che più mi colpisce e piace del teatro è l'imprevedibilità della luce; segue essa infatti solo l'idea del regista costringendomi costantemente a trovare sempre nuovi angoli e inquadrature e poter costruire foto che colgano l'essenza dello spettacolo.
In questo scatto la luce mette in evidenza i muscoli guizzanti dei ballerini e l'intensità della loro stretta così da renderli espressivi anche senza che se ne vedano i volti.